Adipometro Hosand: strumento rivoluzionario nel nostro Studio Mignano\Dellavalle

adipometro hosand

L’adipometro Hosand è uno strumento efficace per il trattamento del grasso. Una scansione bidimensionale delle aree anatomiche che valuta caratteristiche strutturali e morfologiche degli strati adiposi e muscolari. 

Adipometro Hosand: cos’è e come funziona questo strumento medico

L’adipometro Hosand è un ecografo che opera una scansione bidimensionale delle aree anatomiche. Questo mezzo permette di misurare il grasso e valutare la composizione corporea (ripartizione di grasso superficiale, profondo e muscoli in millimetri).
Tramite un’analisi ecografica ad ultrasuoni è possibile misurare lo spessore e la qualità del tessuto adiposo sottocutaneo, quello profondo e il tessuto muscolare.

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Innovazione, tecnologia ed eccellenza sono le parole d’ordine dello Studio Medico Mignano/Dellavalle. Il nostro studio è garanzie di qualità che offriamo ai nostri pazienti come i servizi offerti anche quello dell’adipometria.
Essa consente di ottenere un’immagine bidimensionale di una regione corporea e verificare visivamente il rapporto tra i diversi tessuti secondo un metodo altamente tecnologico e assolutamente non invasivo.
Misurare nel dettaglio lo spessore in millimetri di grasso e muscoli, analizzare gli accumuli di adipe, intervenire per il recupero della massa muscolare in sportivi e soggetti che hanno subito traumi. L’adipometro Hosand è utile per impostare il percorso nutrizionale individuale e valutare aggiustamenti, modifiche e adeguamenti del percorso intrapreso.

Il lavoro del Dott. Mignano per combattere queste particolari disfunzioni

Un nuovo alleato del nostro biologo nutrizionista Dott. Pietro Mignano che potrà valutare in pochi secondi e appoggiando semplicemente lo strumento sulla pelle, la conformazione fisica del paziente. Il secondo passo sarà ipotizzare gli effetti di un lavoro finalizzato a modificare determinate zone, grazie alla rappresentazione su un monitor della situazione del paziente su un modello tridimensionale maschile o femminile.

L’obiettivo principale è analizzare in maniera più dettagliata possibile gli strati sottocutanei di ogni soggetto. Il fine è quello di intervenire in modo mirato, dopo aver “fotografato” e confrontato le misure di un’intera zona del corpo.
Non ti resta che venire in studio ed accomodarti sul lettino, al resto ci penserà il nostro nutrizionista.

 

La voce e il computer: un aiuto verso i professionisti

voce

La voce: cosa è e come viene usata dai professionisti

Nell’ambito della comunicazione umana la voce costituisce l’elemento fondamentale dell’espressione verbale-fonatoria. Ma cosa si intende con il termine voce e che cos’è una bella voce?
La voce è una caratteristica della persona e dal suo timbro possiamo identificare colui che parla o, se si tratta di un estraneo, indovinare la sua età, cultura, regione di provenienza, stato emotivo.

La qualità della voce è fondamentale per i professionisti della parola e ancor più per i cantanti. Quando un vero professionista della voce, esperto della tecnica, ci trascina con lui noi viviamo le sue stesse sensazioni, noi respiriamo insieme a lui, la nostra laringe funziona senza contrazioni. Con il termine voce si indica un prodotto acustico costituito da un suono complesso provocato attivamente dalla laringe in presenza di una corrente respiratoria, normalmente espiratoria. In altri termini “la voce” costituisce quella parte del linguaggio articolato realizzata con la vibrazione delle corde vocali.

Gli strumenti tecnologici in aiuto di una “buona voce”

La voce è un fenomeno multidimensionale, un insieme di componente armonica, rumore ed energia variabile e variamente distribuita per ogni sua componente. Dal punto di vista fisico ogni singola componente può essere 72 I quaderni di scomposta ed analizzata anche numericamente. Esaminando la voce con gli analizzatori, ovvero con apparecchi che permettono di scomporla nei suoi valori di frequenza, si scoprono caratteristiche molto specifiche.

voce

 

Il suono emesso è una vibrazione acustica caratterizzata da un volume, una forma, e una coloritura. Il volume si chiama chiama “intensità” e la forma si determina dal tono. Il più grave si chiama “frequenza fondamentale” e rappresenta la frequenza inferiore tra quelle contenute nel suono emesso; è la frequenza di base di vibrazione delle corde vocali.
La coloritura infine è legata alla tessitura delle frequenze sovrapposte, alla presenza e all’intensità delle armoniche che si vanno formando nei risuonatori, cioè nelle cavità poste al disopra della laringe, la principale delle quali è l’orofaringe.
Dalla composizione delle armoniche risulta l’oggetto sonoro che sarà più o meno colorito, più o meno brillante, più o meno scuro. La valutazione del suono, della sua qualità, dipende quindi dai parametri che abbiamo appena elencato.

Un suono di qualità, una volta eseguita l’analisi, si rivela un suono molto ricco di coloritura. La valutazione della qualità resta in ogni caso qualcosa di molto soggettivo e molto individuale, legata alla percezione acustica del risultato finale del fenomeno sonoro. Inoltre la voce è un fenomeno assolutamente individuale, in relazione alle caratteristiche morfologiche degli organi deputati alla sua produzione. Tra questi i principali sono le corde vocali e le cavità di risonanza (tratto vocale).

Le malattie della voce

La qualità della voce può essere perduta a causa di malattie di varia natura o, in particolare nei professionisti della parola e del canto, a causa dell’usura a cui vanno incontro gli organi vocali se sottoposti a sforzi eccessivi. Questi sforzi possono essere causati da un abuso dell’utilizzo del mezzo fonatorio o, più frequentemente, da un suo cattivo impiego.

Il sintomo delle alterazioni dell’apparato vocale è costituito dalla disfonia, ovvero da un’alterazione della voce parlata in senso quantitativo e qualitativo o dall’assenza di voce, definita afonia. I disturbi della voce cantata vengono denominati “disodie”. Poiché la voce è un fenomeno globale, e nella sua produzione coinvolge l’individuo totalmente, possono influire su di essa tutti quei fenomeni che alterano l’equilibrio psico-fisico dell’individuo stesso, quali alterazioni dello stato emotivo, stress, stanchezza, alterazioni del ritmo sonno-veglia, alterazioni posturali. Secondo “Segre” le disfonie vanno classificate in disfonie da lesioni organiche e disfonie da alterazioni funzionali.

Disfonie croniche vocali

Nell’ambito delle disfonia da lesioni organiche ricordiamo le forme infiammatorie acute e croniche (laringiti acute e croniche), le disfonie post traumi laringo – cervicali, le disfonie da alterazioni embrionali (glottide palmata, solco cordale, ipoplasie cordali congenite), le disfonie da paralisi laringee (nella miastenia gravis, nelle lesioni nervose), le disfonie da neoformazioni laringee benigne (polipi, cisti, papillomi, etc.) e maligne. Inoltre vanno ricordale le disfonie di origine ormonale o causate da alterazioni del sistema nervoso centrale.

Nell’ambito delle disfonie da alterazioni funzionali ricordiamo: la disfonia cronica infantile, le disfonie psicogene, la disfonie ipocinetiche, ipercinetiche, la disfonia spastica, le disfonie professionali, le disfonie sopravvenute nel corso di disturbi della muta vocale, etc. Esistono inoltre le disfonie originate da cause miste tra le quali ricordiamo i noduli.

Come si valuta la qualità della voce

La valutazione percettiva della qualità vocale è uno degli argomenti più trattati in campo foniatrico ed ha dato luogo a studi in tutto il mondo, non sempre univoci. Tali approcci valutativi morfologici o percettivo- soggettivi sono spesso imprecisi e variabili da soggetto a soggetto. Da esaminatore ad esaminatore, sulla base delle singole interpretazioni o dell’esperienza raggiunta nel campo specifico. Pertanto appare necessario, nell’ambito dello studio dell’analisi vocale in campo clinico, integrare la valutazione percettiva con analisi oggettive.

Attualmente solo la “voce” è studiata in maniera abbastanza completa, con valutazione integrata percettiva/oggettiva effettuata grazie alla spettrografia vocale digitale associata allo studio multiparametrico MDVP (multi dimentional voice program). Il programma MDVP produce una rappresentazione grafica di 22 parametri della voce (frequenza fondamentale e sue derivate, energia del rumore e delle armoniche, variazioni di ampiezza e sue derivate, numerosità dei tratti sordi, etc.).

Il grafico radiale, normalizzato con i valori di una base di dati di voci normali, avrà un aspetto regolare e comunque sarà contenuto all’interno di un cerchio di soglia, mentre valori patologici si porranno all’esterno del cerchio citato. Tutta la produzione verbale (linguaggio parlato, lettura, etc.) è valutata in maniera percettiva con tutti i limiti che abbiamo già rappresentato. Vi è inoltre da segnalare che i metodi di valutazione e i parametri oggettivi presi in esame variano da una clinica all’altra. Questo perché non esistono a oggi metodi standard universalmente riconosciuti per la valutazione obiettiva della qualità della voce.

Psicopatologie: quali sono e in quali categorie si suddividono

psicopatologie

Le psicopatologie rientrano nella branca medico-scientifica della psicologia clinica. Esse si occupano principalmente di ciò che è inerente ai disturbi mentali. La cura è infatti mirata proprio in questo senso: fornire una diagnosi che aiuti a migliorare la salute mentale del paziente.

Psicopatologie: quali sono e come si suddividono

Ci sono moltissime tipologie di disturbi mentali più o meno seri. Da quelli che possono accompagnare durante la vita quotidiana fino a quelli che colpiscono già in prima fascia d’età.

Psicopatologie infantili

Ci sono moltissimi tipi di psicopatologie infantili che rientrano in questa particolare categoria che purtroppo colpisce già in tenera età.
Ritardo mentale, schizofrenia e disturbi psicotici, disturbi d’ansia, disturbi della nutrizione e dell’alimentazione, disturbi da tic.
Questi sicuramente quelli che destano maggiore preoccupazione.

Tra le psicopatologie infantili più comuni e che possono essere corrette nel tempo con risultati migliori ci sono: disturbo da deficit di attenzione e comportamento dirompente, dell’umore, del sonno, dell’identità di genere, dell’adattamento.
Principalmente li si può ricondurre a disturbi dell’apprendimento o della comunicazione.

Quali sono i principali disturbi?

Ansia: attacco di panico, fobie, disturbo ossessivo compulsivo, disturbo acuto da stress, disturbo post-traumatico da stress, disturbo d’ansia generalizzata.

Umore: depressione, disturbo bipolare.

Alimentazione: anoressia, bulimia, obesità.

Narcolessia: insonnia, ipersonnia, disturbo del sonno correlato alla respirazione, disturbo del ritmo circadiano del sonno, disturbo da incubi, terrore nel sonno (Pavor Nocturnus), sonnambulismo, sindrome da gambe senza riposo, bruxismo, enuresi notturna.

Disturbi della personalità: paranoide, schizoide, schizotipico, borderline, istrionico, narcisistico, antisociale, evitante, dipendente, ossessivo compulsivo.

Disturbi degli impulsi: gioco d’azzardo patologico (GAP), disturbo esplosivo intermittente, cleptomania, piromania, tricotillomania.

Psicotici: schizofrenia, disturbo delirante, disturbo schizofreniforme, disturbo schizoaffettivo, disturbo psicotico breve, disturbo psicotico condiviso.

Sesso: desiderio sessuale ipoattivo, avversione sessuale, impotenza, frigidita’, anorgasmia, eiaculazione precoce, dispareunia, vaginismo.

Disturbi somatoformi: disturbo da dismorfismo corporeo, ipocondria, disturbo algico, conversione, somatizzazione, pseudociesi.